Progettare la felicità

“Progettare la felicità” è il titolo del laboratorio con cui Alchimie ha coinvolto i bambini di un comune del Cuneese nella progettazione partecipata di un nuovo parco giochi. Organizzato da Alchimie Urbane a Polonghera (CN) nel maggio 2022, l’intervento si colloca all’interno di una serie di azioni promosse dall’Amministrazione comunale per creare nuovi spazi per la comunità, favorire l’aggregazione e l’interazione.

In particolare, nella piazza centrale è prevista la realizzazione di un parco giochi; grazie al laboratorio “Progettare la felicità”, i bambini della Scuola Primaria di Polonghera e Faule hanno potuto definire spazi e dotazioni in quanto principali futuri fruitori dei nuovi spazi.
Attraverso gli strumenti dell’architettura, del design e dell’arte, sono state stimolate la fantasia e la creatività dei bambini. Il percorso era anche orientato ad abituare i più piccoli alla libertà del pensiero, alla magia della creatività, al desiderio di rendere possibile l’impossibile.
Una serie di attività ludico-didattiche organizzate nel corso di tre giorni hanno favorito la conoscenza e la misurazione dei luoghi, l’analisi delle criticità e delle potenzialità presenti. I partecipanti sono stati quindi invitati a giungere a una riflessione comune sulle necessità dei vari spazi del parco giochi e alla creazione di elaborati di varia natura attraverso i quali rappresentare le idee progettuali emerse.

Tra le soluzioni progettuali elaborate dalle bambine e dai bambini, la creazione di spazi per il relax verdi e ombreggiati; un significativo uso del colore, sia con funzione estetica sia con funzione ludica (giochi disegnati a terra); la creazione di aree per lo sport e ludiche; la rimozione delle divisioni tra la piazza e la nuova area giochi.

Al di là delle proposte architettoniche e di arredo, il laboratorio “Progettare la felicità” ha avuto ricadute ben più ampie. È stato uno stimolo alla socializzazione e al dibatto tra i cittadini (anche i più piccoli) sui problemi esistenti e le possibili soluzioni; ha educa ad avere un nuovo sguardo su spazi urbani che si pensano come immutabili e si danno per scontati, ha invitato a un approccio di comunità sulla gestione e la fruizione dei beni comuni.